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Il diario di un viaggio: il CiLento in bici

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Le meraviglie del Cilento raccontate in bicicletta

"Per la stessa ragione del viaggio, viaggiare", così diceva Fabrizio De Andrè. E così sembrano dire anche
Carla Passarelli e Simona Ridolfi,  le due giovani cilentane che, dal 18 giugno, hanno deciso di intraprendere un'avventura straordinaria ed affascinante: percorrere il Cilento in bici. "Un viaggio LENTO con tappe di non più di 20 km al giorno per un totale di 500 km circa e soste in almeno 30 paesini dislocati lungo tutto il tragitto" si legge sulla loro pagina Facebook  "CiLento in bicicletta". 

Partite da Castelnuovo Cilento, Carla e Simona sono munite del minimo indispensabile: tenda, pochi indumenti, kit di primo soccorso. Inoltre, Carla, pittrice laureata all'accademia delle Belle Arti, porta con sè gli arnesi del mestiere (fogli, matite, carboncini, penne); Simona, insegnante, che di sè dice "per sopravvivere insegno, per vivere viaggio" ha invece il compito di aggiornare il diario di viaggio. A detta delle ragazze è “il Viaggio nella Nostra Storia, la semplice storia fatta di eventi e quotidianità, triste storia di viaggi di andata senza ritorno, che vogliamo sentirla venir fuori dalle bocche anziane, raccoglierla come fosse un dono prezioso, dipingerla  nell’espressione di chi la sta raccontando” ed ancora “il Viaggio nella nostra passione comune, l’Arte, grazie alla quale ci siamo conosciute e riconosciute, Arte che andremo a stanare da ogni soffitta o cantina o piccolo studio, legando con un filo invisibile tutti  i maestri incontrati lungo il Cammino, siano essi scultori,  pittori o semplici pensatori, perché anche il pensiero creativo è arte”. 
Lungo il tragitto le due ragazze descrivono i luoghi, disegnano i volti, danno visibilità alla bellezza della nostra terra e chiedono ospitalità. Proprio sull'ospitalità affermano :"Uno degli aspetti più caratteristici di questo viaggio è la nostra “pretesa “ di farci OSPITARE DALLE PERSONE DEL POSTO alle quali 
chiederemo (per una notte) un rifugio per noi e per le nostre bici e la possibilità di fare una doccia. 
Una sorta di “esperimento sull’ospitalità” che sappiamo già rappresentare il punto critico dell’intera esperienza (tant’è che porteremo con noi una tenda).Anticamente rifocillare il viandante nel Cilento era una pratica comune,  lo si faceva con generosità ed umiltà. Oggi le cose sono un po' cambiate, c’è più diffidenza nei confronti di chi passa e minore è il desiderio di condivisione del proprio tempo. Tuttavia siamo rimaste positivamente sorprese da quanti, attraverso questo profilo, hanno già espresso la volontà di ospitarci".
Ancora, "Abitiamo in una delle zone più belle del meridione d’Italia ma chi ci visita è come se mangiasse solo la ciliegina sulla torta, tralasciando di assaggiare la torta. E la torta è a nostro parere tutto quell’entroterra fatto di boschi, borghi e persone straordinarie che raramente vengono raggiunte perché nessuno si preoccupa di deviare il turismo dalla costa verso l’interno”, dicono Carla e Simona.
Le due avventuriere partite da Castelnuovo hanno, ad oggi, toccato varie località: Acquavella, Omignano, Galdo, Stella C.to, Cicerale, Eredita, Vatolla,Trentinara, Stio, Laurino, Felitto, Castel San Lorenzo, Castelcivita, Controne, S.Angelo a Fasanella e Roscigno. 
Proprio nell'abbandonata Roscigno scrivono sul loro diario :"Aspettiamo il tramonto chiacchierando con Giuseppe, unico abitante del borgo. Al rosso del tramonto segue un cielo stellato come pochi ne abbiam visti finora. Ci addormentiamo nella nostra tenda con il suono dell'acqua della fontana e il verso dei pipistrelli, assai meno gradevole, proveniente dalla chiesa abbandonata".
Sulla libertà di questo viaggio, Simona racconta :"Il senso di libertà e distacco da una realtà caotica e spesso artefatta, è quello che avvertiamo piu di ogni altro. Poi amore profondo per questa terra, uno scrigno di tesori che nessuno ha la volontà di aprire".
Il loro viaggio è ormai il viaggio di ogni cilentano, di chi del Cilento ne ha fatto la propria patria,  di chi lo ha amato, e di chi, grazie a loro, lo amerà. Ed il loro diario virtuale è sempre più un libro aperto, il miglior depliant possibile per la nostra terra, e tutti,con le loro riflessioni, continuano ad arricchirlo. In attesa di scoprire, infatti, i nuovi luoghi che Carla e Sara visiteranno, mi piace riportare il significativo commento di un utente, A.Spada: "Esiste  un mondo fuori di noi dove siamo abituati a nuotare. Ma pochi viaggiano dentro di sè. E non esiste una società autostrade che ti fa viaggiare informato nella giungla delle emozioni. Il Cilento è una metafora della vita interiore."

(Sotto al testo alcune immagini del loro viaggio)

 

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