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INCHIESTA: quanto sono sicure le spiagge cilentane?

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Regole rigide per gli imprenditori balneari, che devono impiegare un bagnino ogni ottanta metri di fronte mare in concessione, meno per gli enti comunali che non hanno l'obbligo di far presidiare le spiagge libere da addetti al salvataggio. È questo in sintesi il quadro normativo esistente in Italia per la sicurezza in mare. Così, anno dopo anno, sono sempre meno i comuni che investono in questo settore. In molte località costiere del salernitano gli accordi degli anni precedenti con associazioni e cooperative di categorie non sono stati rinnovati, oppure l'attivazione del servizio di salvataggio è in netto ritardo rispetto all'inizio della stagione balneare. 

Soltanto la fascia costiera compresa tra Eboli ed Agropoli è interamente presidiata dai bagnini. Salerno e la vicina Pontecagnano non assicurano alcun servizio di salvamento, mentre a sud, fino a Sapri, sono sempre meno i comuni che hanno affidato il compito di presidiare le spiagge e nella maggior parte dei casi tocca agli addetti al salvamento dei lidi privati occuparsi anche dei tratti liberi adiacenti, con il rischio, in caso di problemi, di dover rispondere penalmente del loro operato. Il dato allarmante che emerge, quindi, è che l'eccellente qualità delle acque bandiera blu non sempre è proporzionale ai servizi offerti, e troppo speso si registra scarsa attenzione degli enti al rispetto delle prescrizioni relative alla sicurezza in mare. In controtendenza rispetto agli altri comuni costieri c'è Agropoli. Qui non solo tutte le spiagge libere sono presidiate mattina e sera dai bagnini, ma esiste anche un servizio di salvataggio in acqua scooter (per il secondo anno attivo anche a Capaccio Paestum) che garantisce celerità nei soccorsi. La novità dell'estate 2014, però, è rappresentata dalle colonnine Sos che entro la prossima settimana saranno istallate in quei tratti di spiaggia poco accessibili ma comunque frequentati dai bagnanti. Il funzionamento è simile a quello dei punti di soccorso esistenti sulle autostrade: in caso di necessità basterà premere un pulsante per lanciare l'allarme alla centrale operativa che provvederà a mettere in moto la macchina dei soccorsi. Le colonnine saranno istallate nella spiaggetta di San Francesco e presso lo scoglio del Sale, nella Baia di Trentova.

«Questo sistema di Sos - spiega Nicola De Stefano, direttore della sezione di Agropoli e Castellabate del servizio nazionale di salvamento - non ha la pretesa di sostituirsi ai bagnini ma di garantire sicurezza e assistenza immediata su tutti quei luoghi poco accessibili ma comunque molto amati da turisti e bagnanti». «La sicurezza in mare è fondamentale - aggiunge - per questo è necessario investire sempre di più in questo settore».

Ad offrire un vademecum per un'estate sicura è Rosario Florio, comandante dell'ufficio circondariale marittimo di Agropoli. «Raccomandiamo di fare il bagno solo se si è in condizioni fisiche di poterlo svolgere - spiega - e se vi sono le giuste condizioni meteo-marine. Inoltre consigliamo estrema attenzione alle buche molto presenti in queste zone». Fondamentale, infine, è il rispetto di prescrizioni e divieti. In particolare spetterà ai comuni segnalare il limite entro il quale possono effettuare la balneazione le persone non esperte del nuoto che, per le acque sicure, è fissato in un metro di profondità con l’ apposizione di galleggianti bianchi. In alternativa dovranno essere collocati dei cartelli in varie lingue indicanti la balneazione non sicura.

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