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Giovedì a Palinuro incontro dal titolo “Una mano alla cultura”

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ell’Anfiteatro Antiquarium di Palinuro - giovedì 12 giugno 2014, alle ore 10.00 - appuntamento con “Una mano alla cultura”. Si tratta di un incontro-confronto tra imprenditori, associazioni e Pro Loco dei Comuni di Camerota, Pisciotta e Palinuro, volto a valorizzare l’identità e potenziare le risorse del suddetto territorio, oltre che sviluppare la microeconomia cilentana.

«Questa è la risposta concreta a quanto affermato ieri l’ex ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca – a margine dell’incontro organizzato al Centro per la Biodiversità del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, a Vallo della Lucania, per il riconoscimento delle aree interne del Parco Nazionale, quali “Aree pilota” – sul Cilento, definendolo un territorio senza futuro», così ha puntualizzato Carlo Sacchi, ideatore - insieme all’Associazione Culturale “Capo Palinuro”, presieduta da P. Virgilio Marone – di “Una mano per la Cultura.

«Tale incontro-confronto vuole essere una rivoluzione culturale - spiega Sacchi - al fine di cercare di risolvere i problemi del territorio cilentano. Ciò sarà possibile, innanzitutto, mediante la realizzazione e la distribuzione di un cartaceo (sono previste più di 100.000 copie) contenente tutti gli eventi che si svolgeranno nei tre comuni interessati. In questo modo – procede Sacchi – si stima si potranno incrementare le visite nel comprensorio. In sostanza - attraverso il cartaceo - valorizzeremo il territorio».

In sostanza, continua Sacchi: «Siamo riusciti a coinvolgere tutti gl’imprenditori di Camerota, Pisciotta e Palinuro nell’ambito dell’iniziativa “Una mano alla cultura”, perché siamo certi che insieme - noi imprenditori - possiamo risolvere parte dei problemi del Cilento».

Inoltre, a suggello dell’unione tra i sopraindicati comuni, come ha spiegato Sacchi: «A settembre si farà rivivere il “Mito di Palinuro” che - da nocchiero di Enea - farà una prima tappa a Palinuro, per poi passare a Pisciotta e, infine, a Camerota. Tutto ciò a simboleggiare, appunto, l’unione dei tre Comuni». A tal riguardo - ogni anno - all’evento verrà associato un tema differente. Così, per il primo sbarco simbolico di “Palinuro”, è stato scelto come significato quello dell’accoglienza.

«Con i nostri mezzi e senza sprechi pubblici – puntualizza Sacchi – mediante la valorizzazione della microeconomia, cercheremo di rilanciare il territorio. Questo anche grazia al fatto che ciascun imprenditore garantirà – reciprocamente - l’acquisto di una parte dei prodotti degli altri esercenti. In questo modo, facendo sistema, cercheremo di garantire - sia d’estate che d’inverno - la sopravvivenza delle attività commerciali. Questo è molto importate», afferma con veemenza Sacchi, che aggiunge: Noi imprenditori siamo convinti che, scendendo in campo, prendendo in mano la situazione, riusciremo a prendere le decisioni importanti per il bene comune. Si tratta di una rivoluzione che, da 100 imprenditori, ai 1000 imprenditori. Dando vita, in questo modo, ad una forza incredibile che potrebbe essere preso a modello da parte di altri comuni del comprensorio cilentano».

Infine, conclude Carlo Sacchi: «Riprendiamoci la nostra identità, valorizziamo i nostri prodotti, valorizziamo il nostro territorio»

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