Cronaca

Droga nel Golfo di Policastro:i dettagli dell'operazione Frecciabianca

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Nella mattinata odierna, i militari della Compagnia Carabinieri di Sapri, supportati da un equipaggio del 7° Elinucleo di Pontecagnano (SA) e da due unità del Nucleo Cinofili di Salerno, avvalendosi dell’ausilio di diversi reparti dell’Arma competenti per territorio, hanno dato corso all’esecuzione di un provvedimento cautelare, emesso dal GIP presso il Tribunale di Lagonegro (PZ) su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal Dott. Vittorio Russo, nei confronti di 24 persone (6 custodie cautelari in carcere, 8 arresti domiciliari e 10 sottoposizioni all’obbligo di dimora), residenti nella provincia di Salerno e in altre province del territorio nazionale, ritenute responsabili del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

 Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Dott. Michele Sessa, condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sapri e compendiate nell’operazione denominata “FRECCIABIANCA”, sono state avviate nel novembre 2012 e concluse nel marzo 2014, ed hanno permesso di disarticolare un’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti nell’area del Golfo di Policastro. Si tratta di attività investigativa che ha evidenziato una molteplicità di elementi che hanno portato a numerosi sequestri di sostanza stupefacente, in prevalenza eroina e cocaina. L’attività investigativa trae origine dall’arresto di un giovane trovato in possesso di una cospicua quantità di droga; a seguito di ciò, dopo più approfonditi accertamenti, è stato accertato che lo stesso non operava in maniera autonoma, ma faceva parte di una più vasta organizzazione di tipo verticistico facente capo ai fratelli Di Martino, noti pregiudicati del luogo. Più specificamente, nel corso degli accertamenti, anche di natura tecnica, è emerso che i due fratelli, avvalendosi del loro potere intimidatorio derivante dalla violenza esercitata nei confronti di chi ostacolava la loro attività delittuosa, erano riusciti ad assoggettare numerosi giovani del posto, tra cui Brandi Nicola e Giudice Stefano, i quali venivano utilizzati come corrieri sia per l’approvvigionamento sia per la successiva cessione nei paesi del Golfo di Policastro.

Le modalità di maggior approvvigionamento dello stupefacente (in particolare di eroina e cocaina) avvenivano attraverso sistematici viaggi a Napoli organizzati con frequenza quotidiana dai due fratelli che si avvalevano talvolta anche di giovani incensurati. Al fine di eludere i controlli spesso veniva imposto di utilizzare il treno “Frecciabianca”, unico treno ad alta velocità con la fermata Sapri. Il principale soggetto di riferimento per l’acquisto di eroina in Napoli è stato individuato in Piedimonte Antonio (detto Tony) il quale, in alcune occasioni, ha organizzato direttamente a Sapri la cessione degli stupefacenti tramite Carmine Del Gavio, un suo fidato collaboratore. I fratelli Di Martino, grazie al supporto di Maiorano, Raffaele, Di Giacomo, Gianfranco e Iannotti Eduardo, erano riusciti ad imporsi con la loro attività delittuosa anche nella zona di Villammare e Vibonati.

Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti altri 150 grammi di hashish e 100 grammi di marijuana ed inoltre è stato tratto in arresto un altro soggetto, non destinatario delle misure, trovato in possesso di 15 piante di marijuana. L’operazione ha permesso di smantellare un collaudato sistema di spaccio di stupefacenti che aveva, tra gli altri, interessato anche numerosi studenti del posto, intercettati dagli spacciatori all’ingresso degli istituti scolastici.

Ben più ampie erano le ambizioni che si proponevano i fratelli Di Martino tant’è che, nel pianificare le future modalità da adottare per lo spaccio nella piazza di Sapri, come si evince da uno stralcio di intercettazione, esternavano la volontà di “prendere in mano il paese come dei camorristi”.

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