Sportivamente

Dopo trentasei anni ritorna la “Quarta serie”

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Nel 1978 nacquero Serie C1 e C2

Dopo trentasei anni ritorna la “quarta serie”, sembra una vita. Tanti ragazzi oggi allo stadio, tifosi assidui, non erano neanche nati quando nel 1978 la FIGC decise di liquidare il settore semiprofessionistico, trasportando la vecchia Serie C fra i professionisti e dividendola in due categorie, la maggiore delle quali sarebbe stata strutturata su due gironi, riprendendo l'idea di terza serie professionistica prefigurata vent'anni prima dal lodo Pasquale, ma poi cancellata dal progetto di Zauli. 

La Serie C1 nata nel 1978 fu divisa per ragioni geografiche, col gruppo A corrispondente al Nord Italia, e il B al Centro-sud. Le prime due classificate di ogni raggruppamento erano promosse in Serie B, mentre le ultime quattro erano retrocesse in Serie C2.

In virtù di tutto ciò la Serie D perse lo status di campionato semiprofessionismo, organizzato su 12 gironi. La Serie D divenne di fatto il quinto livello del calcio italiano e la categoria ritornò a livello dilettanti cambiando la denominazione in Campionato Interregionale dalla stagione 1981-82, venendo gestita dalla Lega Nazionale Dilettanti. Il campionato assunse l'attuale configurazione a 162 squadre e 9 gironi a partire dalla riforma del 1992, anno in cui cambiò nome in Campionato Nazionale Dilettanti (CND), per poi tornare all'attuale nome di Serie D nel 1999.

Domenica tutto tornerà come prima, ammesso che esista una normalità. Le società di Serie D avranno più chance di arrivare nel calcio che conta avendo uno scalino in meno da saltare. Anche la Lega Pro riacquisterà il fascino perduto, soprattutto nella passata stagione di transizione quando senza le retrocessioni il livello del calcio si era abbassato notevolmente. Si alzerà invece, come ovvia conseguenza, quella della nuova Serie D, la vecchia quarta serie se mi perdonate il gioco di parole. Essendoci una categoria superiore in meno ovviamente molti calciatori sono stati costretti a scendere di categoria per continuare ad avere una sistemazione. Ne gioverà dunque il pubblico ma purtroppo continueranno le spese folli per allestire le squadre degli otto gironi della Lega Nazionale Dilettanti, spese eccessive da nord a sud. Sarà uno spettacolo, garantito, nei gironi a noi vicini Agropoli e Gelbison affronteranno squadre blasonate e classiche nobili decadute. Taranto e Akragas sono solo l’antipasto dal valore di un pranzo completo. Si spera infine che di non annotare mai atti di violenza o razzismo e che ci sia solo spettacolo puro e genuino con famiglie allo stadio e tifo corretto e colorato.

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