Cronaca

Disastro sanità: anziana di Sapri muore durante trasporto ad Eboli

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Eboli. Muore durante la disperata corsa in ambulanza per raggiungere il pronto soccorso di Eboli. Quello di Maria Milo, 77 anni di Capitello, frazione costiera del comune Ispani, rappresenta soltanto un altro nome che si aggiunge all'elenco dei pazienti cilentani morti per assenza di cure immediate durante la corsa per raggiungere un ospedale.L'anziana ieri mattina, durante un trattamento terapeutico, ha avuto una fibrillazione ed è stato necessario trasferirla d'urgenza presso un presidio abilitato ad eseguire un'angioplastica. Il “San Luca” di Vallo della Lucania il nosocomio più vicino. Purtroppo, però, qui non è stato possibile effettuare l'intervento salvavita perché i medici risultavano impegnati in altri trattamenti. L'ambulanza ha dovuto quindi virare verso Eboli, distante oltre cento chilometri da Sapri. Purtroppo nel nosocomio della Piana del Sele, Maria Milo non è mai arrivata viva: la donna è deceduta durante il percorso. Il caso ha scatenato la rabbia dei familiari che hanno minacciato di sporgere denuncia contro l'Asl Salerno. Tuttavia per il direttore generale dell'azienda, Antonio Squillante quello avvenuto ieri non è da considerare un caso di malasanità. «La paziente - spiega il manager - era una donna obesa di 77 anni, diabetica e con un arto già amputato quindi si trovava in una situazione già abbastanza complicata». «La signora - precisa - non poteva eseguire l'intervento di angioplastica a Sapri, l'ospedale abilitato più vicino era quello di Vallo della Lucania ma qui l'operatore era già impegnato in un altro trattamento». «Quindi - aggiunge Squillante - si è seguito il giusto protocollo, procedendo a trasferire la paziente presso la successiva struttura adeguata, ossia quella di Eboli». «Purtroppo – conclude Squillante - la fibrillazione è continuata e nonostante i trattamenti del personale dell'ambulanza non c'è stato nulla da fare». A creare perplessità, però, è proprio la presenza in Provincia di Salerno di soli quattro centri dove è possibile effettuare un'angioplastica. Si tratta del Ruggi di Salerno e degli ospedali di Eboli, Nocera Inferiore e Vallo della Lucania. «In realtà - spiega Squillante - il decreto Balduzzi sulla sanità prevede nel nostro territorio soltanto tre centri, ossia quelli di Vallo della Lucania, Salerno e Nocera. Nonostante questo nel piano della Regione siamo riusciti a mantenere anche Eboli». Quello di Maria Mila è il secondo caso nel 2015 di un paziente cilentano morto durante il trasporto in ospedale. Lo scorso febbraio un 83enne di Perdifumo è deceduto poiché tutte le ambulanze presenti nelle vicinanze erano impegnate in altri interventi. E' stato così necessario far arrivare un mezzo da Vallo della Lucania per effettuare un soccorso in codice rosso. In questo caso, però, a causa della distanza e della viabilità compromessa i sanitari hanno impiegato circa un'ora per raggiungere il malcapitato e una volta sul posto non ha potuto far altro che costatarne il decesso.

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