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Dario Vassallo: mio fratello non sarà più commemorato a Pollica

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Parole dure di Dario Vassallo, fratello di Angelo, il primo cittadino di Pollica ucciso nel 2010, dalle colonne dell'edizione on line del quotidiano "La Repubblica". In un articolo firmato da Raffaele Sardo e che di seguito parzialmente vi proponiamo, il presidente della Fondazione che porta il nome del sindaco pescatore non esita a lanciare dure critiche al comune di Pollica e al Pd, il partito a cui Angelo Vassallo era iscritto. 

Questo un estratto dell'articolo pubblicato oggi sull'edizione on line di "La Repubblica":

Il sindaco pescatore sarà ricordato a Casal di Principe. Angelo Vassallo, il primo cittadino di Pollica, ucciso la sera del 5 settembre del 2010, sarà commemorato nella città di don Peppe Diana, lontano dalla sua terra cilentana, per volere del fratello, Dario. [...]
Da due anni, ormai il ricordo del sindaco pescatore avviene lontano dalla sua terra. E Dario Vassallo non nasconde che fa di tutto per tenere lontano da Pollica il nome di suo fratello. "A Pollica non facciamo più nulla  -  spiega Dario Vassallo  -  il motivo è semplice: Oggi sono quasi quattro anni che Angelo è stato ucciso. Cioè 47 mesi e 6 giorni e da quel territorio fino adesso ho ricevuto cinque querele. Ogni qualvolta abbiamo ricordato Angelo con la Fondazione, hanno affisso sui muri manifesti che inveivano contro di me e mio fratello. Come mai? Hanno detto che volevamo la notorietà. C'è stata una delibera comunale del'11 novembre 2010 con la quale ci assegnavano una sede, ma ancora oggi la Fondazione Angelo Vassallo non ha una sede. Inoltre, quando ho chiesto e chiedo ancora al Pd, il partito al quale era iscritto mio fratello, un'indagine interna, un qualche cosa per conoscere la posizione di questo partito nei confronti dell'uccisione di mio fratello, c'è un parlamentare locale che mi minaccia di querela. Da vittima passo per carnefice. Ma vi sembra una cosa normale? Angelo Vassallo dopo 47 mesi e 6 giorni è ancora presidente della comunità del parco. I sindaci di 89 comuni ancora non sono stati capaci di eleggere il nuovo presidente. Ho chiesto a Bersani di fare chiarezza. L'ho chiesto anche alla nuova dirigenza del Pd. Vorrei che dopo quasi quattro anni qualcuno si domandasse perché hanno ucciso Angelo. Mio fratello  -  insiste Dario Vassallo  -  doveva essere preso come elemento di pacificazione della sinistra, soprattutto nel nostro territorio, non come elemento di odio". [...]

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