"No alle trivellazioni per il petrolio nel Vallo di Diano". Lo ribadiscono i sindaci dei comuni del territorio e la Comunità Montana Vallo di Diano che già in un incontro tenutosi la settimana scorsa a Padula hanno espresso parere negativo. Tuttavia il recente decreto "Sblocca Italia" prevede il riconoscimento del carattere strategico delle infrastrutture legate agli idrocarburi e di qui nasce la preoccupazione delle istituzioni del territorio che da tempo lottano contro lo studio di fattibilità in Val d’Agri e di riflesso nel Vallo di Diano.

 In una nota il Comitato "No al Petrolio", ha invitato tutti i presidi territoriali "ad intervenire con determinazione" e tutti i partiti e movimenti politici "a prendere una posizione netta, in quanto lo stesso riguarda tutte le opere energetiche ritenute strategiche, svincolandole dal potere decisionale di Comuni e Regioni, ed escludendo di fatto i cittadini e i loro più vicini rappresentanti dalla progettazione".

Di qui la richiesta di convocazione di un consiglio straordinario della Regione Campania affinché si esprima parere negativo decreto "Sblocca Italia" chiedendo la non conversione in Legge e l'impugnazione per incostituzionalità.