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Crediti malati, la Bcc Cilento e Lucania Sud replica a Il Sole 24ore

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"I crediti malati della Banca del Cilento e Lucania Sud sono di gran lunga inferiori rispetto alla soglia del 20,2% riportata dall’articolo uscito nelle pagine de “Il Sole 24Ore” di sabato scorso 14 febbraio" (leggi qui). E’ articolata nei minimi dettagli la richiesta di rettifica inviata dal direttore generale, dottor Ciro Solimeno, al giornale economico. Nell’elaborato realizzato dalla redazione del quotidiano su dati di Mediobanca relativi al 2013, si inseriva la Bcc tra le 33 banche con crediti malati, superiori, cioè, del 20% rispetto al totale dei crediti verso la clientela. Tra queste “banche malate” il redattore collocava anche l’istituto di credito cooperativo Cilento e Lucania Sud, attribuendovi un percentuale del 20,2% per il 2013 e facendo intendere, nel corpo del testo, che per l’anno successivo la situazione sarebbe peggiorata. La corretta percentuale, si legge nella lettera del dg Solimeno, è, invece, del 16,3% per l’anno 2013 e si riduce al 15,4% per l’anno 2014. “Si tratta, chiaramente” scrive il direttore generale della Banca del Cilento e Lucania Sud “di percentuali ben inferiori rispetto a quelle che, secondo il medesimo articolo, avrebbe indicato il Capo Dipartimento della Vigilanza della Banca d’Italia quale media dell’intero sistema delle banche di credito cooperativo, pari al 17,5%, nel giugno del 2014.” L’errore sta nel calcolo. “I dati riportati dall’articolista, infatti, sono errati” continua il direttore Solimeno “sia sotto il profilo tecnico, che rispetto alla notizia di cui l’articolo intendeva riferire. Chiaramente, in ciò non leggo alcun intento doloso, ma solo la mancata conoscenza dei dati riportati”. Mentre, infatti, nell’articolo si legge la corretta definizione di crediti malati, rappresentati, cioè, da sofferenze, incagli e ristrutturati. Nel calcolo, invece, a sofferenze, incagli, e ristrutturati sono sommate le esposizioni creditizie scadute. Solo così, in maniera errata, si addiviene alla “fatidica percentuale del 20,2%.” Alla lettera di rettifica, il dottor Solimeno allega le tavole del bilancio del 2013, messe a confronto con quelle deliberate dal CdA rispetto all’esercizio 2014, e la tabella dei crediti concessi dalla Banca del Cilento e Lucania Sud alla clientela. “Da ciò” continua la rettifica del dg Ciro Solimeno “con immediatezza, è possibile cogliere l’errore in cui è incorso il redattore”. Il dato contenuto nel quotidiano economico è fonte di disappunto soprattutto per le ripercussioni e le conseguenze su “quella reputazione indicata dalla Vigilanza della Banca d’Italia” scrive Solimeno “quale parametro ai fini della valutazione dei coefficienti patrimoniali: questi ultimi, elementi, determinanti per il corretto svolgimento dell’attività bancaria”. Non è opportuno creare allarmismi con calcoli che non rappresentano la realtà dei fatti, suggerisce il direttore generale, soprattutto in questo particolare periodo nel quale le Bcc sono sottoposte a un acceso dibattito con accenti fortemente critici: si rischia di esasperarne i contenuti a discapito del credito cooperativo. La materia afferisce, infatti, proprio a quelle banche di credito cooperativo, cui viene riconosciuta la “capacità di servire il bene comune” conclude il direttore generale della Banca Cilento e Lucania Sud “e di operare, in generale, in ambienti e territori marginali, non considerati economicamente interessanti da sistema creditizio maggiore, svolgendo un ruolo importantissimo sotto il profilo sociale”.

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