Cultura

Cilento, a Natale si accendono i falò: la “Fochera di Mandia”

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Continua il nostro viaggio alla riscoperta di antiche tradizioni legate alla festività del Natale. Giungiamo nel primo entroterra e raggiungiamo Mandia; anche qui, in occasione del Natale si realizza il falò di vigilia: 'a fochera re Mannia.

Mandia è la frazione più interna del comune di Ascea, situata ad oltre 500 m slm, ricompresa nel perimetro del Parco Nazionale del Cilento. Arroccata sulla collina, si rannicchia intorno alla Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista. Come un'antica roccaforte custodisce i segni del passato e si presenta come un piccolo centro dedito sopratutto alla riscoperta del paesaggio agricolo-pastorale. Tra i castagni e la vegetazione tipica della macchia mediterranea, è ricca di acque: vi si trovano le sorgenti “le Pantane” e ai lati dell'abitato scorrono due torrenti che a valle confluiscono nell'Alento. Unite al clima mite, queste caratteristiche hanno consentito – special modo negli anni passati – una discreta produzione di castagne, un ottimo olio e del buon vino. L'economia agricola di Mandia, però, incorona come prodotto tipico del luogo una particolare varietà di fagiolo “il tabacchino” riconosciuto anche come “fagiolo di Mandia”, che ben si presta alle preparazioni culinarie.

Il paese, come altri centri del comprensorio, a Natale si esprime nella più tipica delle tradizioni natalizie realizzando il suo falò: 'a fochera. Come accade anche altrove, sono i giovani del posto a procurare la legna necessaria. Dai boschi circostanti reperiscono “ 'i cippi ” di castagno ormai secchi, e li trasportano fino alla piazza del paese. In passato la fochera veniva realizzata nello spiazzo antistante la parrocchiale, ora, invece, il falò viene predisposto nella piazza, ove nel giorno di vigilia viene acceso all'arrivo del tardo pomeriggio. I camini fumanti, l'odore delle preparazioni tipiche provenienti dalle cucine e la temperatura dicembrina, rendono l'atmosfera assai suggestiva. “ 'I cippi ” arderanno attendendo la celebrazione della Santa Messa e al termine, gli abitanti del posto circondano il falò scambiandosi in questo modo gli auguri di Buon Natale.  

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