Il Cilento dei Cilentani

Capizzo, San Mauro e il suggestivo pellegrinaggio

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Capizzo è la più piccola delle frazioni che compongono il comune di Magliano Vetere. Situato sulle pendici della montagna, offre un panorama straordinario che si distende sulla vallata dell'Alento. Sopravvivono in questo luogo tradizioni antiche che riaffiorano dal passato offrendo uno scenario saldamente ancorato con la cultura locale. L'11 luglio ricorre la festa patronale dedicata a San Mauro, il cui santuario è posto a guardia del paese a ridosso della montagna sovrastante. Il complesso rupestre di San Mauro, rappresenta uno dei luoghi più suggestivi del territorio. Nel giorno della ricorrenza la montagna si rianima, ravvivandosi tra i rituali e i colori del corteo processionale, che dalla chiesa parrocchiale si dirige verso il santuario all'alba.

Le architetture che compongono il complesso riemergono dalle abilità dell'uomo che hanno saputo armonizzare arte e natura: la pietra locale è l'elemento principe che compone l'edificio, regalando allo sguardo un'opera dal grande fascino. Uno scenografico sentiero a tratti gradinato conduce al santuario, un percorso che rivela le fatiche delle genti del posto in segno di devozione al protettore San Mauro. Man mano che si percorre il tragitto, ci si immerge nella rigogliosa vegetazione, di tanto in tanto interrotta dal colore della terra. Lungo la via un croce incavata su una pietra è il primo segno tangibile del legamento dei fedeli a questo luogo, frutto di una antica leggenda: gli abitanti del posto decisero di portare la statua di San Mauro custodita al santuario in paese, ma in questo tratto del percorso essa divenne pesante a tal punto da impedirne l'impresa. A questo punto, ripreso il cammino, la leggenda cede il passo alla storia, ed ecco che appare in tutta la sua semplice maestosità, il santuario rupestre dedicato a San Mauro. Solitario, appollaiato alla quasi sommità della montagna, accoglie i visitatori con un ampio portone, incorniciato da blocchi di pietra, scalpellati a mano. Numerose cavità naturali sparse nei dintorni e proprio su una di esse sorse il primo luogo di culto, oggi visibile dietro l'altare maggiore. Un piccolo spazio con affreschi, la statua a mezzo busto di San Mauro e l'altare costituiscono il cuore dell'edificio, a cui si accede tramite una possente scalinata. Nel vano superiore, una piccola campana emette i suoi rintocchi in occasione della festività che si celebra l'11 Luglio.

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