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Capaccio: il 16 febbraio conferenza di servizi sulla centrale biomasse

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Capaccio Paestum. Il prossimo 16 febbraio si terrà a Napoli, presso la Regione Campania, la conferenza di servizi richiesta dalla società Biocogen per valutare ed approvare la variante al progetto per la realizzazione di un impianto di cogenerazione a biomasse in località Sorvella-Sabatella. Con una lettera il sindaco di Capaccio Paestum, Italo Voza, sollecita tutti gli enti convocati a partecipare all'incontro.

Questo il testo della missiva:

Il Comune di Capaccio, che mi onoro rappresentare, ha partecipato alla Conferenza dei ser­vizi indetta dalla Regione Campania per l’esame del progetto indicato in epigrafe proposto dalla società Biocogein srl con sede in via S. Pasquale 13, 80121 Napoli che, come è noto, si è conclusa con il rigetto dell’istanza in data 6 giugno 2014. Numerose sono state le perplessità suscitate dalla tipologia di impianto proposto dalla Bio­cogein per la produzione di energia elettrica da biomasse. Tra l’altro, si è evidenziato che l’intervento invece di cogliere le possibilità offerte dal territo­ rio che avrebbero potuto comportare una scelta, razionale, ragionevole e compatibile con quelle che il tessuto produttivo esistente suggerisce, ha proposto un’attività produttiva estra­nea le cui fonti di approvvigionamento sono risultate addirittura esterne al comune e agli stessi comuni contermini. Si tratta, infatti di un sistema di generazione di energia a partire dall’incenerimento di sansa di olive e cippato di legno con la realizzazione di un impianto ideato su una tecnologia ora­ mai in fase di abbandono in tutta Europa e che sicuramente non costituisce una delle migliori tecnologie disponibili, come è possibile riscontrare dalla direttiva 96/61/CE e dalle copio­se Linee Guida emanate in Italia dalle autorità ambientali (Ispra, Arpa ecc.). In sintesi, si deve affermare senza tema di smentita che l’impianto per la produzione di ener­gia produrrà impatti significativi sia sull’ambiente sia sulle componenti culturali e paesaggi­stiche, risultando estraneo al tessuto economico e sociale e peggiorando, invece di mantene­re o migliorare, la qualità delle matrici ambientali e inserendo nel delicato contesto paesag­gistico, storico e ambientale di pregio, elementi detrattori in ognuno degli ambiti che sono stati indagati nella “Relazione a supporto delle decisioni” redatta da questo ente. Si deve rimarcare l’incidenza negativa dell’iniziativa imprenditoriale della Biocogein sul sistema dei beni culturali, paesaggistici e ambientali che si riassume nella realizzazione di un intervento di tale impatto all’interno di un territorio che ospita ben cinque siti dì interesse comunitario (SIC), oltre 20 km della parte occidentale della Riserva Foce Sele Tanagro (di cui 7 km ricadono lungo la fascia costiera e ricalcano il SIC IT80500 l O) , il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Albumi e il Sito Unesco IT842 che, come è noto, individua que­st’area come Patrimonio dell’Umanità. L’intervento, tra l’altro, risulta ben visibile dai numerosi belvederi che caratterizzano il territorio comunale (che per inciso è per la maggior parte sottoposto a vincolo paesaggistico ex lege 1497/1939 emanato con DM del 7 giugno 1967), intervento che sarebbe realizzato nel comune che ospita la città antica della Magna Grecia meglio conservata al mondo: Paestum. L’amministrazione che presiedo, in sede istruttoria comunale aveva individuato queste e nu­merose altre criticità, ma le considerazioni, pur rilasciate in sede di conferenza di servizi, sa­rebbero state trascurate dall’autorità procedente (la Regione Campania) risultando il Comune di Capaccio incompetente al riguardo. Con sommo stupore si è appreso che molte delle criti­cità non sono state rilevate dagli enti e dalle istituzioni uniche deputate, secondo l’autorità procedente, a esprimere il parere di competenza, in quanto assenti in quella sede e non aven­do espresso parere scritto. Oggi, incomprensibilmente, la Conferenza viene riconvocata, in prosecuzione della prece­dente che si è conclusa con il rigetto dell’istanza in data 6 giugno 2014, per l’esame di un progetto che si asserisce apoditticamente essere una variante in mìnus. Confidando nella piena collaborazione tra istituzioni per realizzare un vero sviluppo sosteni­bile rispettoso dei valori e delle vocazioni del territorio e confidando altresì nella presenza effettiva di codeste amministrazioni, uniche autorizzate ad esprimere pareri espressi e non come accaduto, molti dei quali acquisiti favorevolmente in conferenza dei servizi per silenzio assenso – si richiede la presenza autorevole di codesta amministrazione nella riunione fissata per il giorno 16 febbraio 2015 alle ore 10:00 presso gli uffici del Dipar­timento 51 della Programmazione e dello Sviluppo Economico al lX piano dell’Isola A6 Centro Direzionale Napoli, ovvero l’invio nei termini del proprio parere di competenza che tenga conto, a secondo delle diverse e variegata e specifiche competenze, delle ragione­ voli preoccupazioni che sono sollecitate dalla “Relazione a supporto delle decisioni” redatta da questo ente e che ad buon fine si allega. Sicuro di un un proficuo lavoro nell’interesse del territorio di Capaccio Paestum e della sua popolazione, si inviano saluti cordiali.

Italo Voza

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