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Capaccio: alunni della Vannulo a scuola nei container, è polemica

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Sulla questione della scuola Vannulo di Capaccio, interviene anche il gruppo consiliare di minoranza del Pd, composto dai consiglieri Franco Tarallo, Pasquale Cetta e Nino Pagano. “Come ormai accade da quasi 3 anni, assistiamo all’ennesima dimostrazione di incapacità dell’Amministrazione Voza, che ripone in arroganza e superbia l'unica sua caratteristica degna di nota. Nonostante il solito, offensivo tentativo perpetrato dal Sindaco, da Consiglieri e assessori allo scopo di etichettare chiunque li contraddica come demagoghi e populisti, la vicenda della scuola Vannulo di Rettifilo, sottolinea la mancanza di idee dell’Amministrazione che, su tutto e da sempre, vive solo di facili proclami. Purtroppo per il nostro paese, anche questa volta, siamo stati facili profeti. Appena insediata, l'amministrazione Voza aveva scommesso sulla recuperabilità del plesso scolastico, condannando le ipotesi di abbattimento. Da allora seguirono onerose perizie per avvalorare una tesi, palesemente infondata e oscura, che ha prodotto un unico risultato: lasciare gli alunni più a lungo nei containers pagando fitti esorbitanti. Ora tornano ad incensare con promesse di un'imminente riapertura della scuola, di cui, ad oggi, ancora non abbiamo certezza dei tempi. Siccome consideriamo l’istruzione un valore fondamentale per la crescita e la formazione della futura comunità, come circolo cittadino del Partito Democratico, sin dalle prime battute, abbiamo suggerito una visione più ampia e lungimirante sul tema, considerando la possibilità di rivedere l’intero settore dell’istruzione, partendo da un’edilizia scolastica adeguata ai tempi e capace finalmente di rispondere alle moderne esigenze formative degli alunni, con la progettazione e la realizzazione, ad esempio, di una cittadella scolastica. Un’opera che, dotata di palestra, laboratori, aule attrezzate e servizi vari, ci avrebbe posto all’avanguardia per proposta formativa e, promuovendo l’incontro ed il confronto di tanti alunni provenienti dalle varie contrade, favorito la nascita di un vero sentimento di appartenenza e quindi di comunità. In tal modo, oggi avremmo potuto anche beneficiare delle politiche favorevoli sull’edilizia scolastica messe in campo dal Governo Renzi. Rilevato il totale disinteresse dell’amministrazione per questa ipotesi, abbiamo ripetutamente sostenuto in tutte le sedi che, constatata l’inagibilità del plesso, l’unica soluzione da perseguire era l’abbattimento immediato per poterla ricostruire celermente con standard di sicurezza adeguati ed attrezzata di tutti i servizi, dai laboratori alla palestra. Invece l’attuale amministrazione ha preferito temporeggiare e sostenere la tesi del recupero della struttura, avvalendosi delle predette inutili, quanto contrastanti perizie, costate uno sproposito alla collettività. Dopo averne realizzato un progetto per un investimento di quasi € 700.000,00 ha indetto ed evaso anche la relativa gara d’appalto. Se non che, la ditta appaltatrice, alcuni giorni dopo aver dato inizio ai lavori, li ha poi bloccati per riprenderli i primi di settembre con le nuove direttive di abbattimento. Dopo anni di false promesse, di sperpero di denaro per il fitto dei container e consulenze varie, i nostri amministratori non hanno potuto far altro che avvalorare l’ovvia tesi dell’abbattimento. L’ennesima figuraccia che, insieme alla perdita dell’ufficio del Giudice di Pace e al ruolo di Comune Capofila nel Piano di Zona S7, lo sbancamento della Pineta a Laura, la quasi certa installazione dell’O.P.G. a Pazzano e la potenziale minaccia della Centrale a Biomasse a Sorvella, dimostra più che mai l’incapacità di questa amministrazione, a cui manca un adeguato programma e un lungimirante progetto di governo del territorio. Continuano invece, con un’arroganza e superbia d’altri tempi, con continue improvvisazioni, ottimistici proclami e le solerti offese a chi li contraddice! Considerato i tanti risultati negativi, sarebbe auspicabile che questa maggioranza rassegnasse immediatamente le dimissioni, per evitarci altri futuri deprecabili primati. Ancora 2 anni della “cura” Voza e sentiremo suonare il “Requiem” per il nostro comune. Come opposizione a questa amministrazione, continueremo a vigilare agendo con la stessa coerenza e determinazione che ci contraddistingue, informando i cittadini e denunciando eventuali responsabilità, che nel caso specifico riguarderanno sia i costi sostenuti, che le modalità e la tempistica con cui questa maggioranza intenderà riconsegnare la scuola Vannulo ai tanti bambini, che certamente meritano un degno plesso scolastico, sicuro ed al passo coi tempi”.

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