Cronaca

Capaccio: "Profughi minacciati con la pistola", è polemica

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"In nove mesi - si legge sul quotidiano - non abbiamo mai visto un medico, un legale, mancano vestiti e soldi per telefonare o prendere il bus. Mostrano alcune ferite, alcuni hanno la scabbia. Quello di Paestum non è un centro qualunque. 

È uno Sprar il cui ente gestore, si legge, è di comprovata esperienza pluriennale e che, nella presa in carico di richiedenti e titolari di protezione internazionale, ha collaborato anche con la Caritas diocesana, attivamente operante sul territorio provinciale. La Accardo (Jasmine Accardo, deputato che ha effettuato un'ispezione nel centro n.d.r.) ha denunciato una situazione disastrosa, con i profughi trattati come animali, che non ricevono abiti puliti da quando sono arrivati, 4 mesi fa. Secondo i migranti, il responsabile della struttura, proprietario anche di un altro hotel nelle vicinanze, girerebbe armato, soprattutto di sera, ma non sanno se lo faccia per difesa personale e se con regolare porto d’armi. Di sicuro lo chiamano ‘boss’ ed hanno paura: per questo chiedono di essere trasferiti in altro luogo".

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