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Caos Yele: dipendenti chiedono chiarezza

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Vallo della Lucania. Il prossimo 31 dicembre sarà sancita la cessazione dell'attività della YELE Spa, la società che si occupa del ciclo dei rifiuti in gran parte del Cilento. Nei giorni scorsi il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, ne aveva chiesto la proroga. Immediata la risposta del deputato del PD, Simone Valiante, che aveva escluso questa possibilità garantendo comunque ai 300 dipendenti della società il proprio posto di lavoro. Gli operai della Yele, infatti, dovrebbero entrare a far parte dell'ATO (ambito territoriale ottimale), la struttura che gestirà i servizi in sostituzione della Yele ma che ad oggi ancora non è stata costituita. Per questo i lavoratori temono per il loro futuro mentre i comuni rischiano, nel pieno delle festività natalizie, di veder bloccata la raccolta rifiuti sul territorio. Il commissario liquidatore del Corisa4, Giuseppe Vitale, ha rassicurato tutti precisando che la società "sta vagliando tutte le possibilità tenendo in considerazione la necessità di conservare gli attuali standard occupazionali". I dipendenti, però, non sembrano pronti ad accettare passivi gli eventi. Con una nota, infatti, i loro rappresentanti, Ettore Casinelli e Francesco Benincasa, hanno inviato una lettera al presidente della Provincia di Salerno, Canfora, alla segreteria PD di Vallo della Lucania, al deputato del Partito Democratico Simone Valiante e all'assessore all'ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, al fine di ottenere un incontro "finalizzato al futuro occupazionale dei lavoratori, nonché alla riorganizzazione dell'intero comparto della raccolta e trasporto rifiuti". Qualora la situazione non dovesse sbloccarsi non sono escluse proteste. 

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