Cultura

Buccino: ecco gli "ambasciatori per la gastronomia locale"

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A Buccino presso l’Elia Hotel, nel cuore dell’antica Volcei, in area Tanagro, martedì 20 gennaio, si è svolta la terza tappa territoriale del concorso gastronomico “Un Ambasciatore per la Gastronomia locale”. Gara in tre tappe territoriali per i ristoratori del territorio GAL “I Sentieri del Buon Vivere” nell’ambito della Misura 413 2.2a del PSL I Sentieri del Buon Vivere “La Rete del Buon Vivere”. 5 concorrenti, 5 ricette, tanti prodotti di eccellenza locali, 5 Giurati, 3 soli qualificati che concorreranno per la finale di febbraio.

 La giuria composta da Enzo Landolfi giornalista, conduttore televisivo,Rosa Pepe esperta in recupero e valorizzazione dei prodotti della biodiversità locale CRA ORT di Pontecagnano,Gianluca Francese- ricercatore presso il Centro di ricerca per l’orticultura, delegato Regione Campania presso Smaisoli Onlus, Angela Melolla- Giornalista enogastronomia e Sommelier,Pasquale Vitale - Chef e rappresentante dell’Associazione Chef Vietresi, hanno giudicato le cinque pietanze. “Anche la terza tappa, come le due precedenti, ha evidenziato l'elevata qualità dei prodotti agricoli utilizzati per la preparazione dei piatti. Tutti i ristoranti presenti con i loro piatti ben preparati hanno saputo cogliere l'essenza dei posti e l'amore per la propria terra. Da un punto di vista della gara hanno vinto tre giovani che hanno saputo abbinare, come già è accaduto nelle precedenti tappe, la tradizione con l'innovazione dando anche un futuro ai piatti preparati ma mai dimenticandosi la storia. – dichiara Gianluca Francese- A chi non è riuscito ad arrivare alla serata finale, ma anche a tutti quelli che vi parteciperanno, si consiglia sempre di andare avanti di provare, sperimentare anche azzardare nuove soluzioni legate al passato ma proiettate al futuro, in modo da attirare sempre più turisti o curiosi nelle nostre terre. L'attenzione al rispetto della stagionalità dei prodotti è il perno fondamentale per un piatto vincente, meglio un ingrediente in meno, o diverso, piuttosto che uno cucinato dopo scongelamento”.

La scelta e l’acquisto degli ingredienti è avvenuta attingendo dall’elenco dei prodotti e dei produttori da quella che è denominata la “Dispensa del buon vivere”, realizzata attraverso una manifestazione di interesse per le aziende che producono e commercializzano prodotti agricoli ed agro-alimentari tipici locali. Tra i prodotti contenuti in dispensa figurano, ad esempio, il carciofo bianco di Pertosa, il fagiolo di Controne, entrambi presidi slow food, il cecio e le cicerchie di Castelcivita, “(…) già presenti nei progetti di studio per la salvaguardia e la gestione delle risorse genetiche agro-alimentari campane- dichiara Rosa Pepe del Centro di Ricerca per l’Orticoltura di Pontecagnano e Presidente di Giuria- con il progetto Network di AgriGenet”.Semplicità, tradizione, innovazione e rispetto per la stagionalità degli ingredienti, utilizzati per la realizzazione della ricetta, sono stati gli elementi che hanno permesso a Giuseppe Isoldi chef de il ristorante Panorama di Caggiano, Francesco La Regina chef de L’Antico Casale di Campagna, Riccardo Parisi chef del ristorante Al Pierrot di Palomonte di superare la eliminatoria della tappa nel Tanagro.

Ai piatti in gara sono stati abbinati i vini delle locali aziende agricole.

Sformatino di cicoria campestre con perle di formaggio e pettola di vitellino con purea di salsa piccante e fegatini su crosta di pane di Caggiano, abbinato a Bianco di Tempe del Platano. Chef Salvatore Palladino de La Tana del Lupo di Caggiano.

Ravioli alla boscaiola, con ricotta di pecora, funghi porcini, salsiccia, scamorza, pomodori piennolo, abbinati al Sangiovese La Rocca, dell'Azienda agricola Franco Pucciarelli. Chef Anna Maria Rosaria Pepe – Fiaba dei Sapori di Buccino.

Costine di maiale su vellutata di patate e riduzione di papacelle con crostone di pane al rosmarino, abbinato al Merlot- Re Galantuomo dell'azienda agricola Franco Pucciarelli. Chef Francesco La Regina- L’Antico Casale di Campagna

Involtini di verza in tempura di patate di montagna e baccalà su cremosa di ceci. Croccante pane a lievitazione naturale e peperoni cruschi, aria di caciocavallo stagionato in grotta, abbinato al Fiano, Santa Venere dell'Azienda agricola Franco .Pucciarelli. Chef Giuseppe Isoldi- Panorama di Caggiano.

Costicine scottate di agnello con quenelle di lenticchie nere, crosta di caprino e confettura di lamponi, abbinato al rosso Il Caggianese- azienda agricola Franco Pucciarelli. Chef Riccardo Parisi- Al Pierrot di Palomonte

Dalla Giuria una menzione particolare va ai cuochi che hanno presentato i loro piatti accompagnati da pane preparato con lievitazione naturale. La vita moderna, fatta di tempi ristretti e quindi di preparazioni veloci, ha determinato la scomparsa di sapori di alimenti genuini come il pane preparato con pasta madre che presenta una fragranza ed aromi che si armonizzano con il resto dei prodotti presenti nel piatto diventando un portata nella portata. Ospitare vuol dire assaporare cibi persi nella memoria, vuol dire ritrovare le tradizioni ed i piatti di un mondo che oggi chiamiamo Dieta Mediterranea.

I 9 semifinalisti si sfideranno nella finale febbraio presso l’istituto Alberghiero “Corbino” di Contursi Terme. 

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