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Ascea, l'area archeologica di Velia a rischio chiusura

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Ascea. L’area archeologica è invasa da rifiuti e rischia la chiusura. Questo il parere di un tecnico della Soprintendenza che nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo al sito. Problema grave è che l’intera area archeologica è invasa da rovi ed erbacce che, nel periodo estivo, risultano pericolosi per l’incolumità dei visitatori, in quanto si potrebbe innescare un incendio.

Già nel febbraio scorso, in seguito al crollo di un muro (leggi qui), la direttrice degli scavi Giuseppina Bisogno aveva esposto al nostro giornale le problematiche relative alla pulizia e alla manutenzione dell’area: «Ci accusano di non essere in grado di tenere pulita e ordinata l’area archeologica. La motivazione è una sola, - ci disse la direttrice - abbiamo poco personale e facciamo i miracoli, ma non sempre ci riusciamo. Siamo costretti a ripulire l’area solo quando arrivano turisti. In organico non abbiamo più personale. Per fortuna ci sono le associazioni, come Assotur e le squadre di volontari, tra cui tecnici comunali, che ci danni una mano». Con una delibera di giunta, l’amministrazione comunale di Ascea, guidata dal sindaco Pietro D’Angiolillo, ha stanziato 4mila euro per permettere a degli operai di ripulire l’area e tagliare l’erba, al fini di scongiurare quella che sarebbe una triste chiusura del parco archeologico. Del problema è stata informata la Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo, il cui presidente Vincenzo Speranza incontrerà nei prossimi giorni il sindaco e la direttrice per mettere a pnto un piano di manutenzione quotidiana di tutta l’area. 

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