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Area Archeologica di Velia, si rischia la chiusura del sito

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Ascea. Ancora problemi per l'Area Archeologica di Velia. Negli scorsi giorni, un tecnico della Soprintendenza si è recato nel sito per effttuare un sopralluogo. L'esito di tale sopralluogo, non lascia spazio a dubbi: "O si taglia l'erba, che è anche causa di incendi, o si chiude l'Area al pubblico". La chiusura potrebbe essere dovuta per assicurare l'incolumità dei visitatori, messa in pericolo dallo stato in cui versa il sito stesso. Molto rammarico viene espresso dalla dottoressa Giuseppina Bisogno. direttrice del sito, che punta il dito contro il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali: "Da tempo siamo senza operai e giardinieri e il Ministero non provvede mentre la vegetazione, in particolare in alcuni periodi dell'anno, ricopre ogni cosa." Nel mese di giugno la nuova amministrazione comunale, guidata da Pietro D'Angiolillo, ha deliberato lo stanziamento di 4.000 euro per affidare ad una ditta la pulizia del sito e il taglio delle erbe infestanti. "Il sito - dice il primo cittadino - rappresenta per tutto il Cilento una risorsa sia culturale che economica, vederla in quelle condizioni e a rischio chiusura è davvero un triste spettacolo. Ci sono degli accordi - continua D'Angiolillo - con la Comunità Montana Bussento. Lambro e  Mingardo e il presidente Vincenzo Speranza ha messo a disposizione i propri operai". L'eventuale chiusura del sito per "motivi di sicurezza" rappresenterebbe un grosso fallimento per tutti gli amministratori locali e non, che andrebbe ad aggiungersi a tutte le altre problematiche che negli ultimi tempi hanno colpito il Cilento, come la chiusura di un'arteria stradale e quella del nosocomio di Agropoli. In questo modo una risorsa come il turismo non viene incentivata, anzi si obbliga il turista a scegliere altre mete.

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