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Anche a Roscigno una raccolta firme per uscire dal Parco

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Raccolte firme anche ad Ottati e San Mauro Cilento

Roscigno. Una raccolta firme ad opera dei primi cittadini che fanno parte della Comunità del Parco per chiedere una convocazione straordinaria dell’assemblea dei sindaci nella quale discutere tre punti importanti: riperimetrazione dei confini dell’area del parco, adozione misura per il problema della fauna selvatica, valorizzazione del Territorio. L’iniziativa, promossa e voluta da I Briganti del Parco, comitato in via di costituzione, parte da Roscigno dove nel pomeriggio di sabato 8 novembre alle h 16.00 si raccoglieranno le adesioni per la richiesta della convocazione. Basterebbe il 20% delle adesione per convocare l’assemblea. Le popolazioni degli Alburni e non solo sono costretti a subire, per l’incontrollato numero di cinghiali, le devastazioni di tutte le coltivazioni creando enormi disagi sia agli agricoltori che agli allevatori. Oltre alla distruzione delle colture, un grido d’allarme è rivolto sull’assenza di controllo sotto l’aspetto igienico sanitario che ha determinato un pericolo concreto della peste suina. Costantemente vengono avvistati branchi di cinghiali che presentano rogna, alopecia ed altre patologie. Il malcontento nasce, unitamente al problema cinghiali, dalla burocrazia che l’Ente Parco va ad aumentare sul territorio, la mancanza di programmazione e la negativa ricaduta occupazionale. L’iniziativa sarà itinerante. Ogni Comune ospiterà il Comitato e darà o meno, sindaco e/o popolazione, la propria adesione. “Con tale iniziativa vedremo quali sono i sindaci che aderiscono e quindi vogliono cambiare le cose rispetto al sistema Parco e chi, invece, approva lo stato attuale delle cose”- dichiara il sindaco di Roscigno Pino Pamieri.

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