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Anche Sant'Angelo a Fasanella insorge contro il Parco

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Continuano le polemiche contro il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Inizialmente erano stati i cittadini di San Mauro Cilento ad alzare la voce, poi è toccato a quelli di Ottati, ora a Sant'Angelo a Fasanella dove gli allevatori e gli agricoltori hanno addirittura deciso di denunciare i vertici dell'ente perché avrebbero “omesso di esercitare il dovere di vigilanza, di controllo nonché di porre in essere tutti gli atti e le iniziative indispensabili“ per tutelarli dai cinghiali che continuano ad arrecare danni alle aziende del territorio.

In trecento, dai territori degli Alburni e del Calore, hanno presentato esposto ai carabinieri ed ora, allevatori e agricoltori, si preparano a costituirsi parte civile affinchè i danni subìti siano risarciti.

I cinghiali, infatti, secondo le denunce, aumenterebbero in modo incontrollato, distruggono le coltivazioni e sono un pericolo anche perché portatori di malattie che possono essere trasmessi anche agli animali d'allevamento. "In questo modo - denunciano gli imprenditori del territorio - le attività dalle quali traiamo il nostro sostentamento sono a serio rischio".

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