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Agropoli, l'accusa del 5 Stelle: scarichi fognari nel porto

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Scarichi fognari nel porto di Agropoli. L'accusa arriva dal Movimento 5 Stelle di Agropoli che ha realizzato un dettagliato reportage sulla situazione critica dell'area portuale cittadina. Le fogne sverserebbero nei pressi della capitaneria di porto, in un'area dove spesso le pescherie locali prendono l’acqua per bagnare il pesce che viene poi venduto. "Pescatori e addetti agli ormeggi - denunciano inoltre i Cittadini 5 Stelle - tirano le cime che sono state ad ammollo per giorni e giorni ponendosi a rischio di contrarre la TBC, tifo e altre brutte malattie. 

L’acqua del porto andrebbe monitorata e certificata. I presunti scarichi, o emissioni sospette andrebbero subito controllati".

L'attenzione dei cittadini 5 stelle, si rivolge poi anche alla spiaggetta della Marina, trasformata in una vera e propria discarica a cielo aperto. Da tempo, infatti, ai piedi della rupe sono ammassati cumuli di posidonia che, nonostante le promesse, non sono ancora stati rimossi. 

"La spiaggetta della marina - evidenziano i 5 Stelle - è uno degli angoli più incantevoli del paese, il luogo preferito per una foto da cartolina. Purtroppo da qualche anno a questa parte nelle foto da cartolina è entrato a far parte il noto ammasso di posidonee. La posidonia essendo pianta marina e non alga paradossalmente è la ricchezza dei nostri mari. Essa dà ossigeno, riparo e nutrimento per la vita dei pesci. Dà anche un notevole contributo contro l’erosione costiera. Ci sarebbe da chiedersi perchè tanta posidonea si spiaggia sulle nostre coste. Forse l’ancoraggio selvaggio dei diportisti? Forse l’inquinamento?" s'interrogano dal movimento. 
"Ad ogni modo - aggiungono - un fisiologico grado di perdita delle foglie morte è naturale e bisogna prevederlo. In Francia le spiagge di posidonea sono addirittura un pregio ed un attrattore turistico. Da noi invece non solo vengono declassate spregevolmente ad alghe, ma vengono definite come ordinari rifiuti".

Da qui l'attacco all'amministrazione comunale di Agropoli che "non trovando migliori soluzioni ha prima pensato ad interrarle sotto il piano di spiaggia (un po’ come spazzare e mettere la polvere sotto il tappeto), e poi ad abbancarle anno dopo anno nel famoso angolo di spiaggia sotto la rupe (un po’ come spazzare ed addirittura mettere la polvere sopra al tappeto). ll risultato è quell’abominevole ammasso che oramai caratterizza il panorama della Marina, divenuto col tempo tana per ratti, e incredibile sorpresa per i turisti che vedono anno dopo anno “crescere” l’ammasso. Quest’anno avevamo avuto garanzie della imminente soluzione al problema, salvo poi scoprire che la soluzione era la costruzione di una discarica in località sita tra il comune di Agropoli e Ogliastro (un po’ come spazzare e portare astutamente la polvere nella stanza affianco).

L’idea è risultata talmente approssimata e malsana, che l’amministrazione è dovuta ricorrere a chiedere un parare preventivo “pro-veritate" ad un noto consulente legale della zona impegnando una “modica” cifra di oltre €6000,00 distraendo addirittura fondi da un MUTUO chiesto alla Cassa Depositi e Prestiti". 

Dopo le critiche, però, il Movimento 5 Stelle fa anche una proposta per riqualificare l'area: "suggeriamo che la posidonea spiaggiata potrebbe essere efficacemente utilizzabile in loco per ricreare un substrato organico su cui poggiare delle zolle di prato, trasformando la spiaggia della marina in una “Marina Verde” che darebbe un incantevole nuovo splendore alla marina con semplicità e naturalezza. L’effetto ottenuto sarebbe quello di averne fatto una gestione ambientalmente sostenibile per la posidonea già abbancata, mentre basterebbe levare una rete dal molo di sottoflutto alla rupe durante le mareggiate per raccogliere ed tenere in mare la posidonea che nuovamente si tenderebbe ad accumulare. Soluzioni semplici. Meno cemento, più natura".

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